Il Superbonus 110 offre un ampio scenario in termini di percentuale detraibile e di possibilità per riqualificare il patrimonio edilizio. Facciamo un po’ di chiarezza in merito ai principali interventi agevolati dopo il decreto Rilancio che integrano gli incentivi già attivi.
Tipologie di interventi detraibili col bonus 110
In attesa dei provvedimenti, possiamo riassumere alcune caratteristiche che devono avere gli interventi previsti dal Super Bonus 110.
- Il superbonus per l’isolamento di strutture opache è stato potenziato al 110% di detrazione per tetti e pareti. Per ottenerlo è necessario isolare il 25% della superficie disperdente e conseguire l’aumento di 2 classi energetiche. Il tetto di spesa è di 60000 € detraibile in 5 anni.
- Il superbonus per il riscaldamento è stato potenziato al 110% di detrazione per la sostituzione di impianti di riscaldamento ad alta efficienza di abitazioni monofamiliari o condomini, con l’aumento di 2 classi energetiche. Il tetto di spesa è di 30000 € detraibile in 5 anni.
- Il superbonus per il fotovoltaico è stato potenziato al 110% di detrazione per l’installazione di impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo con i limiti del Dl Rilancio. Il tetto di spesa è di 48000 € detraibile in 5 anni.
Tipologie di interventi detraibili con percentuali differenti
Questi gli interventi detraibili in vigore:
- Il bonus facciate prevede al 90% il rifacimento e il restauro di facciata esterna di edifici in zona A e B, compreso pulitura e tinteggiatura. Non c’è un tetto di spesa ed è detraibile in 10 anni.
- Per lavori di ristrutturazione “standard” e recupero del patrimonio edilizio, la detrazione è del 50%. Il tetto di spesa è di 96000 € detraibile in 10 anni.
- L’Ecobonus “ordinario” si applica a coibentazioni, pannelli solari termici, sostituzione di caldaie, installazioni di pompe di calore, riqualificazione, sostituzione infissi. E’ detraibile al 50% o 65%. Il tetto di spesa si determina in base al tipo di intervento.
- L’Ecobonus è incrementato per la coibentazione oltre il 25% della superficie su parti comuni o interventi con prestazioni ex Dm 26 giugno 2015. E’ detraibile al 70% o 75%. Il tetto di spesa è di 40000 € detraibile in 10 anni.
Sismabonus
Nell’ambito dei lavori di recupero del patrimonio edilizio, rientrano tra le spese detraibili anche quelle sostenute per realizzare interventi antisismici. Nello specifico, quelli riguardanti l’esecuzione delle opere per la messa in sicurezza statica degli edifici. Per gli interventi di adozione di misure antisismiche, tuttavia, il decreto legge n. 63/2013 ha introdotto il cosiddetto “sisma bonus”, prevedendo detrazioni maggiori e regole più specifiche per usufruirne. A seconda del risultato ottenuto con l’esecuzione dei lavori, della zona sismica in cui si trova l’immobile e della tipologia di edificio, sono concesse detrazioni differenti.
Tetti di spesa del Sismabonus
- Il Sismabonus è stato potenziato al 110% di detrazione per interventi su abitazioni ed edifici produttivi in zona sismica 1 – 2 – 3. Il tetto di spesa è di 96000 € detraibile in 5 anni.
- Il Sismabonus di base (adeguamento sismico) si applica a interventi di abitazioni ed edifici produttivi in zona sismica 1 – 2 – 3 che migliorano di una o due classi il rischio sismico. E’ detraibile, a seconda delle caratteristiche, con varie percentuali: 50%, 70%, 75%, 80%, 85%. Il tetto di spesa è di 96000 € detraibile in 5 anni.
- Il Sisma-Ecobonus è l’insieme di interventi combinati di Sisma ed Ecobonus in zona sismica 1 – 2 – 3 che migliorano di una o due classi il rischio sismico dell’edificio. E’ detraibile, a seconda delle caratteristiche, all’ 80%, 85%. Il tetto di spesa è di 136000 € detraibile in 10 anni.